Il progetto Cazombo prevede la riconversione di una struttura, già esistente nel villaggio omonimo, in un ospedale comprensivo di dipartimento materno-infantile, con sala parto e assistenza neo-natale, e di un quartiere operatorio con annessa sala degenza. Sono naturalmente previsti ambulatori ed aree per i supporti tecnologici di base.
Il progetto va pienamente incontro alle esigenze di salute della comunità di Cazombo in assenza di qualsivoglia altra struttura sanitaria nell'ambito di diverse centinaia di chilometri.
La ricognizione tecnico-sanitaria in loco è stata eseguita dai tecnici Michele Todisco, Francesco Poli, Francesco Di Palma, Lorenzo Fraccaroli e Roberto De Blasio.
In seguito alle nuove direttive emesse dal Ministero della Salute locale per quello che concerne la realizzazione di nuove strutture in ambito ospedaliero, si è deciso di individuare come tipologia di struttura quella di un Centro di Salute al quale verrebbero integrate sale per le varie fasi del parto e per quelle di operazioni di prima necessità.
Questa tipologia risulta essere la più consona rispetto alle dimensioni della struttura esistente, a quello che si presume possa essere l’investimento totale - economico e di risorse umane - e, non ultimo, a quelle che sono le necessità primarie della popolazione residente.
La distribuzione interna dei locali in parte esaudisce la funzionalità e gli aspetti distributivi di quello che potrebbe essere il nuovo Centro di Salute.
Si è pensato di mantenere l’ingresso dalla scalinata principale dove troverebbe subito posto una sala d’aspetto (L.01) seguita subito da una reception (L.02); il personale amministrativo e medico da qui può accedere direttamente alla stanza con i locali amministrativi/farmacia (L.04).
Dalla reception gli utenti vengono smistati a seconda delle necessità: infatti oltrepassando la reception si giunge nell’attuale portico (L.03) che fungerebbe da distribuzione e, con l’aggiunta di sedute puntuali, ulteriore punto d’attesa.
Per motivi sanitari-igienici e per proteggerlo dagli agenti atmosferici, sarà necessario chiuderlo completamente o in parte, rendendolo un vero e proprio corridoio interno rispetto al portico aperto che c’è adesso.
Muovendosi da un lato del corridoio si trova lo sportello per acquistare medicinali dalla farmacia, si può raggiungere la sala preparto (L.06) - e con un passaggio interno la sala parto (L.05) – ed andando fino in fondo si accede ai bagni per gli utenti del Centro (L.09) e si entra nel laboratorio (L.08) con accesso interno all’ambulatorio per i vaccini (L.07) : si è scelta questa posizione per il centro vaccini per sfruttare la possibilità di accedervi dall’esterno per mezzo della porta già esistente.
Dall’altro lato del corridoio si raggiungono i locali che riguardano la degenza (L.10), la sala pre-operatoria (L.11) e la sala operatoria (L.12) e il locale - fruibile solo dal personale medico - dove verrebbero dislocati gli spogliatoi e i bagni (L.13).
È stata fatta inoltre presente la necessità, da parte del parroco della missione, di fornire il centro di salute anche di una recinzione sul prospetto principale.